Word Cup USA 1994 - Quando il calcio sbarcò negli Stati Uniti: Storie e racconti di protagonisti dimenticati (Italian Edition) by Metalingua Daniele

Word Cup USA 1994 - Quando il calcio sbarcò negli Stati Uniti: Storie e racconti di protagonisti dimenticati (Italian Edition) by Metalingua Daniele

autore:Metalingua, Daniele [Metalingua, Daniele]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2019-09-11T16:00:00+00:00


OTTAVI DI FINALE

GERMANIA BELGIO 3-2

I l primo ottavo di finale tra le due squadre europee si gioca all Soldier Field di Chicago il 2 Luglio 1994.

Il Belgio si ritrova a doversi mangiare le mani. Una partita più accorta contro l'Arabia Saudita gli avrebbe consentito di incontrare un avversario certamente più abbordabile rispetto ai campioni in carica tedeschi che, seppur un po' più appannati rispetto a quattro anni prima sono comunque una compagine di prim'ordine.

La squadra belga, di contro, è si una buona squadra, ma i suoi giocatori più rappresentativi sono quasi tutti calciatori ai quali è sempre mancato il centesimo per arrivare al dollaro.

​ Ne è un esempio Enzo Scifo, uno troppo bravo per essere normale ma troppo incompleto per essere un fuoriclasse.

Nato il 19 Febbraio 1966 da una famiglia di migranti italiani Vincenzo Scifo viene notato dai dirigenti dell'Anderlecht che, ancora ragazzino lo aggrega alla prima squadra per una tourneè in Italia.

Nel 1983 si guadagna il posto da titolare e nel 1984 disputa il suo primo Europeo impressionando gli addetti ai lavori.

Nel 1986 guida il Belgio al quarto posto mondiale e sebbene poco sopportato dai compagni di squadra mostra doti da leader nonostante i vezzi da prima donna, come il cospargersi di profumo prima di entrare in campo. Il bottino durante la spedzione in Messico è di 7 apparizioni e 2 gol, numeri che attirano l'attenzione dei grandi club europei ed è infinw l'Inter ad assicurasi le sue prestazioni.

Definito da Platinì il suo erede, in Italia Scifo fallisce miseramente e dopo un anno di purgatorio con molti bassi e molti pochi alti viene mandato a giocare in prestito in Francia nel Bordeaux dove vive un'altra stagione infelice ma l'anno seguente si riscatta vivendo un'ottima annata nell'Auxerre.

Dopo il buon mondiale del 1990, Scifo torna in Italia dove con il Torino riesce a vincere una Coppa Italia ed arrivare alla finale di Coppa Uefa persa contro l'Ajax.

I granata però vivono un momento economicamente difficile e devono vendere i loro gieilli per monetizzare; tra questi anche Scifo.

Il belga, al suo passo d'addio dall'Italia ha parole dure «Non mi avete capito: chi mi compra, deve costruire una squadra su di me. Non sono io a dovermi adattare»

Mondonico, allenatore del Toro gli risponde per le rime «Non è mai stato decisivo. Rende quando la squadra gioca bene, gioca malissimo quando accade il contrario. Tipico di uno con scarsa personalità».

Il 5 Dicembre 2000 dopo altri due mondiali giocati, in maniera piuttosto anonima a dire il vero, Scifo si ritira dal calcio giocato con queste parole: « Peccato, senza questi acciacchi ce l’ avrei fatta a disputare il mio quinto mondiale in Giappone. Sarebbe stato un risultato strabiliante, la degna conclusione di una carriera meravigliosa. Dite che sono sempre stato a un passo dai traguardi e non li ho mai raggiunti? Un calciatore incompleto? Trovatemi altri che possono vantare i miei stessi record. Ci sono, certo, ma mica sono tanti. Io sono contento così»

Se durante la spedizione americana Scifo appare in fase calante, a mantenere altissimi



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